“Se col mio lavoro faccio arrabbiare qualcuno che conta allora vuol dire che ho fatto la cosa giusta”
Franco Fracassi è un giornalista d’inchiesta che da qualche anno ha scelto la strada del cinema per rendere più efficace il suo lavoro.
Fracassi ha cominciato la professione di reporter 22 anni fa. Allora lavorava per un settimanale che ha fatto epoca, un giornale realmente combattivo e indipendente da tutto il potere: “Avvenimenti”. Il suo primo reportage da inviato è stato il racconto della caduta del Muro di Berlino. Poi tanti altri racconti, sempre in giro per il mondo, dalla Russia al Sudafrica, dall’Estremo Oriente all’estremo nord.
Racconti di guerra dalla Bosnia, dal Kosovo, dall’Iraq, dall’Angola. Racconti di scandali politici e finanziari, racconti di eventi storici, come il G8 di Genova del 2001 o il processo all’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic, racconti di luoghi sperduti, come l’Uiguristan o le miniere di diamanti al confine con il Congo.
Negli stessi anni ha scritto libri d’inchiesta sull’internazionale nera (“Quarto Reich”), sull’assassinio in Somalia dei giornalisti Rai Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (“Ilaria Alpi”), sul saccheggio della Russia da parte del potere del presidente Boris Eltsin e della mafia (“Russiagate”) e sulla bomba nucleare iraniana (“La bomba di Allah”).
Sei anni fa Fracassi ha deciso di mollare il giornalismo scritto e di dedicarsi alla realizzazione e alla produzione di documentari d’inchiesta, fondando la società di produzione Telemaco. “Se in questo Paese si vuole fare giornalismo serio e non supino bisogna essere indipendenti. Solo così si può indagare su chiunque o su qualunque cosa liberamente”.
La nuova avventura ha portato Fracassi a cimentarsi su inchieste nazionali e internazionali. Due su tutte. “Zero – inchiesta sull’11 settembre”, il documentario italiano più visto nel mondo, con oltre 55 milioni di spettatori, e “Sangue e cemento”, l’inchiesta che ha cercato di svelare le ragioni del crollo degli edifici all’Aquila durante il terremoto, film candidato ai nastri d’argento come miglior documentario italiano.
Adesso è la volta di “Le dame e il Cavaliere”. Ma presto arriveranno nuove inchieste, sull’Afghanistan, sul caso Moro, su Al Qaeda.
lunedì 24 maggio 2010
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potete vedere tutto il documentario su:
RispondiEliminawww.megavideo.com
inserite il nome del filmato sulla casella cerca video.
Ho eseguito il bonifico per l'acquisto del DVD. L'indirizzo al quale spedirlo è:
RispondiEliminaLorenzo D'Angelo
Piazzetta San Rocco 2
67023 Castel del Monte (AQ)
PER LA TERZA VOLTA VI INVIO LA RICHIESTA DEL DVD PAGATO CON BONIFICO COME DA VOSTRE ISTRUZIONI.
MI PIACEREBBE AVERE IL DVD E/O UNA RISPOSTA ALLE MIE RICHIESTE.
SE COMINCIANO A ESSERCI TRUFFE ANCHE IN QUESTO SETTORE SIAMO FRITTI E PANATI.
@ Il Mandriano: molti di voi ci hanno segnalato link da cui è possibile vedere o scaricare gratis il nostro film. Stiamo cercando di provvedere a far oscurare o cancellare quei siti. Chi rende disponibile gratuitamente o scarica la nostra inchiesta dal Web commette un atto illegale ed arreca un grave danno a noi, al nostro lavoro, e alla corretta e autentica libertà d'informazione.
RispondiEliminaAcquistare il nostro dvd permette di rientrare nei costi che abbiamo sostenuto e di finanziare altre inchieste come questa.
@ Lorenzo : nessuna truffa Lorenzo!!
RispondiEliminaAbbiamo avuto altri solleciti ma purtroppo non è dipeso da noi, ma dalle poste!! Siamo in giro per l'Italia grazie alle vostre richieste di proiezioni e non riusciamo a connetterci regolarmente ed a rispondere in breve tempo alle vostre mail, dai primi di settembre provvederemo ad ovviare a tutti gli inconvenienti! Se non ti è pervenuto il dvd, te lo riinvieremo quanto prima!!
mi hanno detto che si possa scaricare via torrent
RispondiEliminama è vero?