domenica 23 maggio 2010


Lettera di Franco Fracassi, autore e regista del film 'Le dame e il Cavaliere'




Un gruppo di giornalisti ha realizzato una serie di film-inchiesta. Il primo di questi si intitola “Le dame e il Cavaliere”. Il documentario narra le vicende amoroso-sessuali del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ma nel film c’è di più, si parla anche di come il nostro premier utilizzi il sesso a fini politici (come ad esempio modificare nella sostanza la Costituzione senza dover cambiare nella forma alcun articolo) e di come alcuni giornalisti al suo soldo preparino delle vere e proprie trappole ricattatorie nei confronti dei reporter che osano indagare troppo o di chi sa e decide di parlare.
Il film è ricco di intercettazioni telefoniche dove si ascolta Berlusconi intento a occuparsi delle sue dame. La pellicola è anche arricchita dalle registrazioni fatte da Patrizia D’Addario a Palazzo Grazioli e da alcune registrazioni telefoniche che mostrano senza ombra di dubbio il ruolo di depistatori tenuto dai reporter al servizio del premier.

“Le dame e il Cavaliere” non è un film di gossip, ma un documentario-inchiesta politico. Guardandolo si capiscono alcuni dei meccanismi che muovono il potere in questo Paese.
Il grande lavoro svolto per questo ed altri film rischia di divenire vano. C’è il pericolo che questo film non venga diffuso, causa una serie di intimidazioni ad editori e distributori. Cercando di distribuire “Le dame e il Cavaliere” si è toccato con mano il grado di libertà in cui versa l’informazione in questo Paese. A quanto pare, hanno tutti paura, chi per motivi politici, chi economici e chi lavorativi. Il gruppo di lavoro che ha realizzato il documentario è rimasto solo. Eppure ha deciso di andare avanti, di distribuire il film con le proprie forze, e con quelle di tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore la libertà, la democrazia e l’indipendenza dell’informazione in questo Paese.

Si tratta di un’impresa improba, anche a causa della legge sulle intercettazioni che sta per essere varata dal parlamento. Tra un mese non si potranno più pubblicare le intercettazioni (nemmeno dei riassunti di esse), pena una multa di decine di migliaia di euro e sei anni di carcere. In altre parole, tra circa un mese il contenuto di “Le dame e il Cavaliere” sarà illegale, il film sarà illegale e coloro che l’hanno realizzato dei fuorilegge.

Dal min 16 intervento di Andrea Petrosino , aiutoregia e giornalista, in diretta dal Teatro dell'Angelo di Roma durante il dibattito sulla libertà di informazione e sui diritti costituzionali.


ISTRUZIONI PER L'ACQUISTO


Proprio per tutti questi motivi ci appelliamo a tutti gli uomini e le donne che rappresentano la parte sana di questo Paese per acquistare e diffondere il documentario. Saremo noi a consegnarlo a chi l’ha comprato.
Il meccanismo è il seguente. Chiunque lo vorrà acquistare in prevendita, dovrà fare un bonifico al conto della società di produzione del film T.P.F. Telemaco srl, codice IBAN IT69M030020529200001099. Il bonifico dovrà essere di €6,90 per chi abita a Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari. Chi abita altrove spenderà €6,90 più spese postali, ovvero €8,30, a meno che non ordinerà almeno 200 copie tutte insieme. In tal caso, le copie gli verranno consegnate personalmente. Per chi vorrà acquistarlo dall’estero il prezzo sarà di €6,90 più spese postali, ovvero €8,35.
Tutte queste operazioni potranno essere fatte attraverso la pagina di “Le dame e il Cavaliere” su Facebook e attraverso il blog del film, il cui indirizzo è: www.ledameeilcavaliere.blogspot.com. Chi vorrà prenotare il film dovrà inviare un’email all’indirizzo damecavaliere@gmail.com.
Invitiamo anche singoli cittadini e associazioni ad organizzare serate con proiezione e dibattito. Gli autori e i protagonisti del film cercheranno di essere presenti.

Insomma, si tratta di cifre modeste, soprattutto se comparate alla grande battaglia di civiltà, libertà e democrazia che vi chiediamo di fare. Parlatene ai vostri amici e ai vostri parenti. Spargete la voce. E finanziate questa battaglia, questa impresa. Finanziate il film che spaventa più di ogni altro il potere in Italia, finanziate il film che sarà presto fuorilegge.

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